Non è azzardato dire che oggi si è perso il senso dell’attesa, che della lentezza è il motore immobile. Quella attesa che, come diceva il Piccolo Principe, dà un maggior spessore al successo, alla soddisfazione e anche all’amore. Ci siamo abituati invece al “tempo reale”, al tutto e subito per ottenere ogni cosa. Sdoganato il confine tra desiderio e soddisfazione, viviamo una percentuale del tempo connessi a un computer o un mobile phone dove otteniamo risposte a domande che non abbiamo avuto il tempo di porci e le informazioni ci raggiungono ancor prima che arrivino sulle pagine dei giornali.
In questo scenario di accelerazione compulsiva la trasgressione più coraggiosa è quella di voler rallentare. Puntare alla lentezza come a un valore che consente di recuperare il senso delle proprie azioni. Ed è proprio questo il messaggio insito nell’elogio del camminare che porta avanti una associazione come FederTrek. Per quanto si possa camminare rapidamente e a passo svelto, in un cammino non si può saltare un passo, non si può “barare” con se stessi e arrivare prima di quando non sia il tempo adatto al proprio metabolismo e sistema vitale complessivo. E quindi ci si deve per forza rispettare. Accettarsi, con i propri limiti. E facendo questo, va da sé, si arriva a rispettare di più anche altri. Non è un messaggio da poco. E sembra tutto estremamente semplice.
E’ davvero così?
Può sembrare un paradosso, ma il camminare, il gesto più semplice che l’uomo possa compiere, è anche quello che, nei contesti urbani delle città italiane allo stato attuale, esprime al meglio un potenziale rivoluzionario che finalmente inizia ad essere apprezzato dai cittadini. Da qui il successo di iniziative come la Giornata del Camminare, dell’Anno dei Cammini, dei percorsi di pellegrinaggio come la Francigena, il Sentiero di San Benedetto.
Trovo che sia in linea con questo approccio il fatto che da qualche tempo proprio FederTrek, che non è azzardato definire la “regina dei cammini in Italia”, si sia aperta a un esperimento di comunicazione che ha scelto come medium di trasmissione colei che era stata dichiarata “morta” . Parlo della vecchia signora radio. Il suo trapasso è stato una profezia fortunatamente errata perché, al contrario, la radio sta vivendo una vita di successo e imprevisto fulgore. E’ una realtà effervescente, poliedrica, camaleontica e connessa ai social.
Radio e lentezza, dicevamo. Non è un binomio azzardato e non è un caso che FederTrek ci sia approdata su due fronti: sia collaborando con “Radio Francigena. La Voce dei Cammini”, sia con “Radio Impegno. La Radio che non dorme mai.” Due progetti che rappresentano, in modo diverso, un unicum nel panorama radiofonico italiano. La radio è molto vicina ai cammini. Nell’epoca della comunicazione accelerata, rappresenta la possibilità di disporre di un tempo dilatato. E all’interno di questo si possono affrontare meglio, con il dovuto respiro, discorsi che sugli altri mezzi di comunicazione si devono sintetizzare e restringere fino alle poche battute di un Hashtag.
La radio è l’antitodo alla economia della dissipazione in termini comunicativi e ci guida verso una vera economia della condivisione. Un modo quindi di cambiare il paradigma del mainstreming dell’informazione dando priorità alla qualità della fruizione nel tempo, piuttosto che alla rapidità di ricezione di dati del tempo. Ecco che diventa chiaro, quindi, il perché di una scelta di campo come questa. L’andare on air: Federtrek va in onda sulla radio per camminare l’informazione lentamente. Potremmo dirla così e potrebbe diventare un nuovo slogan, ma lontano dalla sintesi di un twitt.
A Radio Impegno la FederTrek ha fatto già alcune puntate. La prima nel mese di Settembre, con l’associazione affiliata i Pontieri del Dialogo, cui ho collaborato anche personalmente come FederTrek Comunicazione per lanciare la Giornata del Camminare 2016, e successivamente, sempre grazie a questa associazione, ci sono state altre presenze nella fascia mattutina che è stata avviata solo da metà settembre.
Questa sera, invece, ci sarà il debutto del programma curato dal Gruppo dei Volontari FederTrek. Si chiama “#IlBelTempoSiamoNoi”. “Oltre a condividerne pienamente i valori di Radio Impegno”, racconta Claudia Errico, Consigliere nazionale FederTrek e responsabile dei volontari, “crediamo fortemente che solo unendo le forze con tutti quelli che sono impegnati sui temi dell’ambiente, della cultura, della libera informazione, della solidarietà e del sociale è possibile rafforzare il messaggio che Federtrek porta avanti promuovendo il camminare”.
foto Ilaria Canali
Camminare, per il Gruppo dei Volontari di Federtrek, è un atto semplice ma estremamente rivoluzionario che consente di poter parlare di nuovi stili di vita e modelli di sviluppo ispirati ai valori della lentezza, dell’accoglienza, del silenzio, dell’ascolto, della sobrietà, della sostenibilità alternativi al modello di vita dominante ispirato ai valori della velocità, utilità ed efficienza. “Non abbiamo la presunzione di cambiar il mondo”, raccontano i volontari “ma di dimostrare che esiste un altro modo di vivere più benefico e salutare per l’individuo e la collettività”. In questo senso Federtrek promuove il camminare, affinché venga reinterpretato da tutti come un’abitudine da riprendere in quanto la prima e fondamentale modalità di mobilità dolce o sostenibile di cui oggi tanto si parla.
Il nome del programma, #ilbeltemposiamonoi, è il “claim” con cui si identifica il gruppo e ovviamente c’è un bella storia dietro questa scelta. Racconta di un giorno di pioggia in cui il gruppo, dopo una escursione, era piuttosto giù di morale quando uno di loro, Massimiliano, per risollevare gli animi, l’ha pronunciata: “Ragazzi, coraggio, il bel tempo siamo noi!”. E questo è servito a far sorridere tutti e ricordarsi che “non è la pioggia a fermare il nostro cammino, anzi se piove camminiamo con più forza e più entusiasmo per condividere quel bel tempo che alla fine non è fuori ma è dentro di noi!”. Parole loro.
Nella puntata del 3 dicembre, nella lunga diretta notturna da mezzanotte alle sette, si discuterà di cammini naturalmente, e lo si farà principalmente su tre filoni tematici: da una parte si parlerà della situazione dei territori colpiti dal sisma e di come i cammini possano rappresentare una strategia di valorizzazione e sensibilizzazione, dall’altra si ascolterà la voce degli Accompagnatori volontari di Federtrek in una rubrica fissa a loro dedicata, e infine, ma non meno importante, si parlerà dei bambini e di una pedagogia attenta e sensibile ai loro bisogni.
Ma perché la scelta di Radio Impegno e che cosa è esattamente?
Le trasmissioni di Radio Impegno sono state avviate dal 30 maggio scorso. E’ una web radio notturna che solo dal 13 di novembre viene trasmessa anche nella fascia mattutina dalle 7.00 alle 8,30 in FM nel programma denominato “Trova Impegno”. La Radio è gestita in modo condiviso da oltre 100 associazioni ed è un esempio di come da un fatto negativo non solo ci si possa riscattare, ma si possa avviare una rinascita con effetti positivi moltiplicatori. La sede della Radio si trova davanti a Corviale, negli spazi della associazione “Calcio Sociale” e nasce per presidiare in modo diverso il Campo dei Miracoli, luogo del Calciosociale dedicato a tutte le religioni e che è stato incendiato da ignoti lo scorso novembre, “ma soprattutto per portare in città un bene prezioso: l’educazione civica e la parola ‘Unione’”.
Una radio che la notte non dorme, ma la presidia in un modo non securitario e difensivo, ma aperto e accogliente, compiutamente inclusivo.E offre l’occasione per raccontare tutto ciò che può dar vita a un altro tipo di convivenza cittadina, una nuova Roma. Un grande storytelling circolare che rende visibili gli invisibili. Un racconto dal territorio, della grande nebulosa del mondo del volontariato e dell’associazionismo. Un’auto narrazione corale oltre gli algoritmi di google per una smart city dove il termine “smart”, che sta in inglese per intelligente, significa innanzitutto una condivisione in cui l’uomo è finalmente al centro.
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Programma radiofonico #ILBELTEMPOSIAMONOI del 3 dicembre 2016
On air su Radio Impegno dalle ore 24,00 fino alle 7,00 del 4 dicembre 2016
FM 103.30 e in diretta streaming su www.radioimpegno.it
00.00 – Chi siamo: FederTrek e il Gruppo dei Volontari. Perchè #ilbeltemposiamonoi? A cura del Gruppo Volontari FederTrek
01.00 – Camminare per i territori colpiti dal sisma. A cura del MOVIMENTO TELLURICO. Presenti in studio Enrico Sgarella, Ersilia Bosco, Chiara Carrarini.
In collegamento telefonico: Silvano Tagliavini (MT)Sebastiano Bisson (MT) Patrizia Vita (da Ussita) Ing. Gianluca Valensise (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia)
02:30 – Rubrica accompagnatori: “Qual è il tuo impegno? La parola agli accompagnatori FederTrek” – a cura di Ilaria Canali, FederTrek Comunicazione. In collegamento telefonico: Francesco Senatore (Sentiero Verde – FederTrek), Alessia Cella (GEP Gruppo Escursionistico Provincia di Roma), Piera Volpati (Camminatori Escursionisti – ACER), Simona Petrucci Simona Cicogna Petrucci (StarTrekk).
05.00 – Voci dal territorio, a cura del Gruppo Volontari FederTrek
05.45 – “Scosse Emotive ed Educative. Ai piccoli piedi che lasceranno grandi impronte”. “La spirale della memoria. In cammino sulle tracce del terremoto della Marsica”, Intervista a Luca Gianotti. A cura di Chiara Carrarini (Movimento Tellurico).
06.30 – Saluti dal Presidente FederTrek, Paolo Piacentini
Per informazioni su FederTrek Escursionismo e Ambiente
www.federtrek.org
Diretta notturna del Gruppo Volontari Federtrek su Radio Impegno – 4 dicembre 2016