FederTrek – Il lupo è una risorsa per i territori

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foto: Pietro Santucci

FederTrek riconosce al lupo un grande valore simbolico e la potenzialità sociale nel ricreare un sano equilibrio con l’ambiente naturale. Durante le nostre escursioni abbiamo avuto modo più volte di emozionarci per il casuale incontro con questo straordinario animale, che appassiona grandi e piccini di fronte alla scoperta delle sue tracce o nell’ascolto durante i racconti di quei pastori che sono tornati a conviverci pacificamente.

La conservazione del lupo è un tema che riteniamo vada affrontato da un punto di vista della gestione ambientale, ma ancor prima è una potenzialità di sviluppo per i territori in cui è presente. Da sempre le nostre associazioni lavorano per la valorizzazione del patrimonio naturale ed assistiamo sempre più frequentemente all’esigenza di una fruizione esperienziale della natura. Tale tendenza crea una nuova prospettiva sulle possibilità di sviluppo dei territori dell’Appennino, che non può assolutamente prescindere da una stretta tutela e sorveglianza dell’ambiente e delle specie animali che lo popolano.

Riguardo la notizia che si sta diffondendo nelle ultime ore riguardante una Circolare del Ministero degli Interni inviata ai prefetti delle province di Trento e Bolzano e al presidente della Regione Val D’Aosta, è necessario fare chiarezza.

In caso di lupi (o individui di altre specie), ritenuti pericolosi per l’incolumità pubblica, esiste già la possibilità di derogare alla protezione assoluta e, a seguire, la possibilità di ricorrere all’abbattimento come soluzione finale. Tale possibilità è esplicitata nella Direttiva Habitat, la normativa europea di riferimento per la conservazione e gestione delle specie e degli habitat di interesse comunitario.

Stante l’attuale inquadramento normativo che interessa la tutela e gestione del Lupo in Italia, la circolare del Ministero degli Interni non aggiunge nulla. L’atto del Ministero degli Interni ci appare esclusivamente strumentale a gettare benzina sul fuoco per fomentare gli animi e a ricevere consensi.

 Riguardo la tutela del Lupo in Italia, FederTrek accoglie con favore l’approccio partecipativo con cui è stato elaborato il nuovo Piano Nazionale per la Gestione del Lupo, nella cui ultima versione è stata sralciata la possibilità di abbattimenti per contenere le popolazioni, ritenendo che questa sia la strada da intraprendere per una gestione condivisa ed efficace delle risorse naturali. Temiamo tuttavia che la mancanza di fondi metta a rischio la sua applicazione. Abbiamo visto troppo spesso come le azioni di prevenzione rischiano di ricadere economicamente sugli allevatori ed agricoltori accentuando il clima di conflittualità verso la specie.

Ci auguriamo quindi che si vada verso la ricerca di un modello di convivenza che dia risposta alle aspettative di sviluppo socio-economico di chi vive e lavora nei territori, ma che garantisca la tutela dalla fauna selvatica.